FONDO NUOVE COMPETENZE: LA PROROGA AL 27 MARZO 2023
Il nuovo articolo 22-quater, novellando l’articolo 88, comma 1, del decreto Rilancio (decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla Legge 17 luglio 2020, n. 77), estende al 2023 l’operatività del Fondo Nuove Competenze, consentendo pertanto il finanziamento delle intese di rimodulazione dell’orario di lavoro sottoscritte dopo il termine del 31 dicembre 2022.
La riapertura dei termini di presentazione delle domande da parte dei datori di lavoro permette l’invio di nuove domande fino al 27 marzo 2023. Il nuovo termine è stato fissato considerando le tempistiche legate all’ammissibilità delle spese e ai tempi di realizzazione dei progetti.
La somma di 180 milioni di euro proviene dai residui della precedente edizione del Fondo, dovuti a rinunce, minori rendicontazioni oppure da tagli in sede istruttoria.
L’ANPAL comunica inoltre che l’intera somma iniziale di un miliardo di euro, a disposizione di questa edizione del FNC, è stata esaurita in sede di prenotazione con le domande finora presentate, ferme comunque restando le risultanze della fase istruttoria ancora in corso.
Possono presentare istanza di ammissione ai contributi previsti dal FNC tutti i datori di lavoro privati, incluse le società a partecipazione pubblica in regola con il versamento dei contributi previdenziali e assistenziali (DURC).
La finalità del FNC è di fornire sostegno alle transizioni digitali ed ecologiche offrendo ai lavoratori l’opportunità di acquisire nuove o maggiori competenze per adattarsi alle nuove condizioni del mercato di lavoro, sostenendo quindi le imprese nel processo di adeguamento ai nuovi modelli organizzativi e produttivi. In tale prospettiva il FNC rientra nei Programmi guida del Piano Nazione Nuove Competenze nato con il PNRR.
Si ricorda che il sostegno alle transizioni digitali ed ecologiche sarà in funzione di uno dei seguenti processi:
- innovazioni nella produzione e commercializzazione di beni e servizi che richiedono un aggiornamento delle competenze digitali;
- innovazioni aziendali volte all’efficientamento energetico e all’uso di fonti sostenibili;
- innovazioni aziendali volte alla promozione dell’economia circolare, alla riduzione di sprechi e al corretto trattamento di scarti e rifiuti, incluso trattamento acque;
- innovazioni volte alla produzione e commercializzazione di beni e servizi a ridotto impatto ambientale;
- innovazioni volte alla produzione e commercializzazione sostenibile di beni e servizi nei settori agricoltura, silvicoltura e pesca, incluse le attività di ricettività agrituristica;
- promozione della sensibilità ecologica, di azioni di valorizzazione o riqualificazione del patrimonio ambientale, artistico e culturale.