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Fondo per l’innovazione in agricoltura 2023: invio domande dal 15 novembre

By consulteam inAgevolazioni Fiscali, Finanziamenti, Incentivi alle imprese, Investimenti

Il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze), con apposito decreto del 10 agosto 2023, ha fissato nel 15 novembre l’apertura dello sportello per l’invio delle domande di partecipazione al Fondo per l’innovazione in agricoltura 2023.

In virtù dell’articolo 1, comma 428, della legge n.197 del 29 dicembre 2022, il MASAF introduce un Fondo per l’innovazione in agricoltura, con una dotazione di 75 milioni di euro per l’anno corrente << così da favorire lo sviluppo di progetti di innovazione finalizzati all’incremento della produttività nel settore dell’agricoltura, attraverso l’impiego delle migliori tecnologie nella gestione digitale dell’impresa, nell’utilizzo di macchine, di soluzioni robotiche, della sensoristica o di piattaforme 4.0, per il risparmio dell’acqua e la riduzione di sostanze chimiche, nonché nell’impiego di alcuni sottoprodotti >>.

Circa il 14% della dotazione finanziaria (risorse che ammontano a 10 milioni di euro) è riservato alle imprese agricole con sede operativa nei territori colpiti dagli eventi alluvionali, per i quali sia stato dichiarato lo stato di emergenza con le delibere del CDM del 4 maggio 2023, del 23 maggio e del 25 maggio 2023.

 

Indice dei contenuti

Toggle
  • Requisiti per l’accesso alle agevolazioni
  •  Costi agevolabili
  • Meccanismo di calcolo delle agevolazioni
  • Come inviare domanda di partecipazione al Fondo per l’Innovazione in Agricoltura?
  • Hai dubbi sulla domanda di partecipazione al Fondo per l’Innovazione?
  • Note

 

Requisiti per l’accesso alle agevolazioni

 

Con decreto del 10 agosto 2023, il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste ha chiarito che << possono accedere alle agevolazioni le piccole e medie imprese (PMI) singole o associate, ivi comprese le loro cooperative ed associazioni >> che:

    • risultino iscritte come attive al registro delle imprese con la qualifica di “impresa agricola” o con la qualifica di “impresa agromeccanica”. Si definisce impresa agromeccanica l’impresa agricola che svolge attività in conto terzi, con mezzi meccanici, come le operazioni colturali dirette alla cura ed allo sviluppo di un ciclo biologico o di una fase necessaria del ciclo stesso, la sistemazione e la manutenzione di fondi agro-forestali, la manutenzione del verde o tutte le operazioni successive alla raccolta dei prodotti per garantirne la messa in sicurezza.
    • risultino attive da almeno due anni alla data di presentazione della domanda. In caso di svolgimento di più attività, il requisito deve sussistere per ogni singola attività alla quale è destinato l’incentivo;
    • abbiano sede operativa nel territorio nazionale;
    • rientrino nella categoria di micro, piccole e medie imprese, in conformità a quanto previsto dall’Allegato I del  Regolamento (UE) n. 651/2014 del 17 giugno 2014 o dal Regolamento (UE) 2022/2473 del 14 dicembre 2022.

 

 Costi agevolabili

 

Per essere considerata ammissibile, la domanda dell’impresa dovrà presentare dei costi agevolabili compresi tra i 70.000 e i 500.000 euro. Nel dettaglio, i costi agevolabili (al netto dell’IVA) sono indicati all’articolo 5 del decreto 10 agosto 2023 del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste.

Tra i costi agevolabili per gli operatori agricoli si rintracciano:

    • macchine, strumenti e attrezzature per l’agricoltura. In particolare, macchine, anche motrici e operatrici, strumenti e dispositivi per il carico e lo scarico, la movimentazione, la pesatura e la cernita automatica dei pezzi, dispositivi di sollevamento e di manipolazione automatizzati, droni, veicoli a guida automatizzata e sistemi di convogliamento e di movimentazione flessibili, e/o dotati di riconoscimento dei pezzi. Si fa espresso riferimento alle attrezzature per i trattamenti con prodotti fitosanitari e per lo spandimento di fertilizzanti, purché soddisfino specifici requisiti.

 

    • macchine mobili non stradali per l’agricoltura e la zootecnia a motorizzazione elettrica. L’acquisto di simili macchine, secondo il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, determinerà una riduzione degli inquinanti gassosi e del particolato.

 

    • macchine per la zootecnia caratterizzate da un elevato livello tecnologico e di automazione. In particolare, macchine il cui funzionamento è controllato da sistemi computerizzati o gestite tramite opportuni sensori e azionamenti; macchine utensili e impianti per la realizzazione di prodotti mediante la trasformazione dei materiali e delle materie prime; sistemi di monitoraggio in process per assicurare e tracciare la qualità del prodotto o del processo produttivo e che consentano di qualificare i processi di produzione in maniera documentabile e connessa al sistema informativo di fabbrica1.

 

    • trattrici agricole (ossia il trattore agricolo impiegato per trainare un rimorchio o per agganciare delle attrezzature specifiche) con motorizzazione Stage V . Per essere considerato bene agevolabile, il trattore agricolo dovrà soddisfare uno dei seguenti requisiti: I) l’introduzione di un sistema ISOBUS o equivalente, per garantire la necessaria interoperabilita’ con le attrezzature portate (ad esempio, un display di bordo ISOBUS con funzionalità Task controller); II) l’inserimento di un sistema di guida automatica o semiautomatica basata su GPS, per garantire una maggiore precisione nelle lavorazioni e una maggiore efficienza in termini di consumi; III) l’integrazione di un sistema di monitoraggio continuo delle condizioni di lavoro e dei parametri di processo (mediante opportuni set di sensori).

 

Meccanismo di calcolo delle agevolazioni

 

Come sempre, nel calcolo delle agevolazioni spettanti, l’imprenditore dovrà tener conto della somma dei costi ammissibili, anche quando riferiti a più beni oggetto di investimento. La quantificazione dell’agevolazione spettante all’impresa è ben chiarita dall’articolo 4, comma 4, lettere a) e b) del decreto 9 agosto 2023:

 

INVESTIMENTI

ABER GIOVANI

ABER NON GIOVANI

fino a 100.000,00

60,00%

48,75%

da 100.000, 01 a 200.000,00

52,00%

42,25%

da 200.000,01 a 300.000,00

44,00%

35,75%

da 300.000, 01 a 500.000, 00

36,00%

29,25%

 

    • Esempio: nel caso un giovane imprenditore agricolo (con età compresa tra i 18 e i 41 non compiuti, con insediamento da non più di 5 anni) indichi beni agevolabili per 75.000 euro, se ammessi a seguito di valutazione da parte di ISMEA (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare), riceverà un contributo a fondo perduto pari ad euro 42.750 (ossia il 60% del 95% dei costi agevolati).
    • Esempio: nel caso di imprenditore agricolo non giovane (con età dai 41 anni in poi ed insediamento da più di 5 anni) che riporti beni agevolabili per 75.000 euro, se ammessi a seguito di valutazione da parte di ISMEA, avrà diritto a un contributo a fondo perduto pari ad euro 34.734 (ossia il 48,75% del 95% dei costi agevolati).

 

 

Come inviare domanda di partecipazione al Fondo per l’Innovazione in Agricoltura?

 

Le domande di partecipazione al Fondo per l’Innovazione in Agricoltura 2023 potranno essere presentate a partire dal 15 novembre mediante sportello informatico sul portale di ISMEA. Le domande di accesso saranno valutate dall’ente secondo l’ordine cronologico di presentazione.

Si sottolinea poi che non saranno ammesse ulteriori domande esaurita la disponibilità finanziaria dedicata al Fondo per l’Innovazione in Agricoltura (incrementata di un terzo).

 

Hai dubbi sulla domanda di partecipazione al Fondo per l’Innovazione?

 

Per informazioni su procedura e costi della domanda, puoi scriverci all’indirizzo info@consulteam-srl.com o contattarci al numero fisso 0824/1743280 (attivo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 18).

 

Fonti

 

  1. https://www.ismea.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/12541
  2. https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/202

 

Note

 

  1. Macchine e attrezzature per la zootecnia devono impiegare un sistema di trasmissione dati in uscita oppure un sistema di monitoraggio continuo delle condizioni di lavoro e dei parametri di processo (mediante set di sensori).

 

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