Pagamenti Con POS Per Combattere L’evasione Fiscale
Nel piano di riforme previste dal governo Draghi per combattere l’evasione fiscale, si prevedono sanzioni amministrative contro gli esercenti commerciali che rifiutano pagamenti con l’uso dei dispositivi elettronici. È quello che il Governo Draghi annuncia, spiegando che lo farà nell’ambito della stretta all’evasione fiscale in arrivo grazie al Recovery plan. In relazione a quest’ultimo, la lista di interventi da fare è davvero molto lunga, si parla difatti di ben 63 provvedimenti.
Lo scopo è quello di arrivare al 2024 con una propensione all’evasione fiscale inferiore del 15% rispetto al 2019.
Il POS, obbligatorio da giugno 2014, vale per tutte le imprese e i professionisti, a eccezione di chi riesce a dimostrare l’“oggettiva impossibilità tecnica” nell’utilizzo del POS.
Il decreto Fiscale 2020 aveva provato a introdurre due tipi di sanzioni per chi non accettava il POS, la prima di 30 euro e la seconda pari al 4% del valore della transazione negata al cliente.
L’articolo che disciplinava tale sistema sanzionatorio è stato però cancellato in seguito, lasciando quindi un obbligo solo teorico.
Il Governo Draghi, per incentivare l’uso dei pagamenti POS, prevede anche il potenziamento del bonus POS dal 30 al 100% e altri due crediti d’imposta per l’acquisto, il noleggio o l’utilizzo di strumenti che consentono forme di pagamento elettronico e per il collegamento con i registratori telematici, uno fino a 160 euro e l’altro fino a 320 euro.