Nuovo Credito Di Imposta Per Attività Teatrali E Spettacoli Dal Vivo
Durante l’iter di conversione del Decreto Sostegni, il Senato ha previsto un nuovo credito di imposta del 90% a favore delle imprese che svolgono attività teatrali e spettacoli dal vivo, che abbiano subito nell’anno 2020 una riduzione del fatturato di almeno il 20% rispetto al 2019.
Il contributo, riconosciuto nel limite complessivo di 10 milioni di euro per l’anno 2021, è utilizzabile nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta di sostenimento della spesa, ovvero in compensazione. In quest’ultimo caso non si applicheranno i limiti legislativamente previsti, vale a dire quello di:
- 700.000 euro stabilito per i crediti di imposta e contributi (art. 34 della legge n.388 del 2000);
- 250.000 euro applicabile ai crediti di imposta da indicare nel quadro RU della dichiarazione dei redditi (comma 53; della legge n. 244 del 2007).
Il credito spetta per le spese sostenute nell’anno 2020 per la realizzazione delle suddette attività, anche se alle stesse si è proceduto attraverso l’utilizzo di sistemi digitali per la trasmissione di opere dal vivo, quali rappresentazioni teatrali, concerti, balletti, ed è concesso anche qualora tali imprese abbiano beneficiato in via ordinaria di altri finanziamenti previsti a carico del Fondo unico per lo spettacolo.
Ai fini fiscale, il contributo è irrilevante in quanto:
- non concorre a formare il reddito ai fini delle imposte sui redditi e del valore della produzione ai fini IRAP;
- non rileverà nemmeno ai fini del rapporto tra l’ammontare dei ricavi e altri proventi che concorrono a formare il reddito d’impresa o che non vi concorrono in quanto esclusi e l’ammontare complessivo di tutti i ricavi e proventi.
A definire in dettaglio criteri e modalità di applicazione dell’agevolazione sarà un provvedimento da dell’Agenzia delle Entrate da pubblicare entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione.