“First Playable Fund”: Contributo A Fondo Perduto Per L’intrattenimento Digitale
Il “First Playable Fund”, è un Fondo istituito presso il Ministero dello sviluppo economico con l’obiettivo di sostenere lo sviluppo dell’industria dell’intrattenimento digitale a livello nazionale attraverso la concessione di contributi a fondo perduto in favore di progetti che, attraverso lo sviluppo delle fasi di concezione e pre-produzione, intendono realizzare un prototipo di videogioco destinato alla distribuzione commerciale.
Il contributo a fondo perduto, così come specificato nel decreto del 18/12/2021 del Ministero dello sviluppo economico e pubblicato in GU dell’08/02/2021, è concesso nella misura del 50% delle spese e dei costi ammissibili nel rispetto dei limiti previsti all’art. 3 del regolamento de minimis, ai sensi del quale l’aiuto massimo concedibile per ciascuna impresa unica non può superare l’importo di euro 200.000,00 nell’arco di tre esercizi finanziari.
I Beneficiari sono:
- Le imprese che svolgono, in via prevalente, l’attività economica di “Edizione di software” o “Produzione di software, consulenza informatica e attività connesse”;
- Hanno sede legale nello Spazio economico europeo;
- Sono soggette a tassazione in Italia per effetto della loro residenza fiscale, ovvero per la presenza di una sede operativa in Italia, cui sia riconducibile il prototipo di cui all’art. 6;
- Hanno un capitale sociale minimo interamente versato e un patrimonio netto non inferiori a 10.000 euro, sia nel caso di imprese costituite sotto forma di società di capitali, sia nel caso di imprese individuali di produzione che di imprese costituite sotto forma di società di persone;
- Sono regolarmente costituite e iscritte come attive nel registro delle imprese della Camera di commercio territorialmente competente;
- Sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non sono in liquidazione volontaria e non sono sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatorie;
- Garantiscono, nel caso in cui si operi anche in settori diversi o si esercitino anche altre attività escluse dal campo di applicazione del regolamento de minimis, con mezzi adeguati quali la separazione delle attività o la distinzione dei costi, che le predette attività esercitate nei settori esclusi non beneficiano di aiuti concessi a norma del regolamento de
I progetti realizzati presso la propria sede operativa ubicata in Italia, come indicata nella domanda di agevolazione, devono prevedere una spesa complessiva non inferiore a 20mila euro, essere avviati successivamente alla data di presentazione della domanda di agevolazione ed essere ultimati entro 18 mesi dalla data del provvedimento di concessione delle agevolazioni.
Con un successivo provvedimento del direttore generale per gli incentivi alle imprese del Ministero, sul sito internet del Ministero saranno pubblicati i termini e le modalità di accesso all’agevolazione. Saranno resi disponibili, con lo stesso provvedimento, agli schemi in base ai quali dovranno essere presentate le domande di agevolazione e l’ulteriore documentazione utile allo svolgimento dell’attività istruttoria da parte del Ministero.