REGIONE LAZIO: Piani Aziendali di Smart Working per le imprese e titolari di Partita IVA
L’intervento della Regione Lazio, nell’attuale fase di emergenza causata dall’epidemia da COVID-19, consiste nell’assegnazione di finanziamenti alle imprese che intendono utilizzare strumenti di lavoro agile o “smart working”. La misura intende essere di sostegno alle imprese e ai lavoratori per permettere loro di mantenere l’attività produttiva aziendale e la tutela della salute dei dipendenti.
Gli incentivi smart working possono essere concessi a imprese e titolari di Partita IVA per usufruire delle seguenti azioni:
- Servizi di consulenza e formazione finalizzati all’adozione di un piano di smart working con relativo accordo aziendale o regolamento aziendale approvato e pubblicizzato nella bacheca e nella intranet aziendale (AZIONE OBBLIGATORIA);
- Acquisto di strumenti tecnologicinecessari per attuare il piano di lavoro agile (AZIONE FACOLTATIVA).
L’importo complessivamente stanziato è di 2 milioni di euro e l’iniziativa è cofinanziata con le risorse del POR FSE Lazio 2014/2020 (Asse 1 – Occupazione, priorità di investimento 8i), obiettivo specifico 8.5).
La dotazione finanziaria è suddivisa come segue:
- 1,3 milioni per la realizzazione di interventi nell’ambito dell’Azione A;
- 700.000 euro per la realizzazione di interventi nell’ambito dell’Azione B;
Per usufruire dei contributi economici gli interventi da ammettere a finanziamento devono essere rivolti ai dipendenti assunti con le seguenti tipologie di contratto:
- contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato, pieno o parziale;
- contratto di apprendistato;
- soci-lavoratori di cooperative.
Con la determinazione n. G03056 del 20 marzo 2020, allo scopo di garantire parità di accesso alle misure di sostegno varate, la Regione ha integrato i criteri di accesso e la tipologia dei soggetti che possono presentare le proposte progettuali e il valore del contributo erogabile.
Possono partecipare all’Avviso, i soggetti che esercitano attività economica e che, al momento della presentazione della domanda, sono in possesso dei seguenti requisiti:
- essere imprese regolarmente iscritte alla Camera di Commercio di competenza;
oppure:
- essere soggetti, non iscritti alla Camera di Commercio, in possesso di partita IVA;
- avere sedi operative o di esercizio ubicate nella Regione Lazio, presso le quali svolgere le attività di cui al contributo richiesto;
- avere un numero di dipendenti almeno pari a 1 (modifica introdotta con la determinazione n. G03056 del 20 marzo 2020);
- non essere già in possesso di un piano di smart working regolamentato o del relativo accordo aziendale;
- risultare in regola rispetto alla verifica della regolarità contributiva;
- risultare ottemperante o non assoggettabile agli obblighi di assunzione ai sensi della legge 12 marzo 1999, n. 68;
- non rientrare nei campi di esclusione di cui all’art. 1 (Campo di applicazione) del Reg. (UE) n. 1407/20132;
- non essere in stato di fallimento, di procedura concorsuale, di liquidazione anche volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa vigente.
Potranno essere accolte anche proposte relative ad interventi da realizzarsi presso grandi imprese, non sussistono limiti relativi alla dimensione aziendale.
Non potranno invece partecipare gli Enti pubblici, ma è ammessa la partecipazione di Società di capitali che eroghino servizi pubblici, il cui capitale societario sia totalmente o a maggioranza pubblica.
È consentita la presentazione di proposte di una impresa nella forma di ATI o ATS con uno o più Operatori accreditati della Formazione Professionale, a condizione che l’impresa svolga il ruolo di Capofila dell’Associazione Temporanea (mandataria) e sia il principale attore del progetto.
Le domande di contributo devono essere presentate attraverso l’apposita procedura telematica, accessibile dall’area SIGEM del portale web della Regione Lazio, previa registrazione, seguendo le indicazioni riportate nel bando. Non è previsto un termine di scadenza per fare domanda in quanto è possibile presentarla fino ad esaurimento dei fondi stanziati per gli incentivi.