Nuovo Codice Dei Contratti Pubblici: RPT Propone Modifiche
Lo scorso ottobre il Consiglio di Stato ha fornito, al Presidente del Consiglio ed al Ministero delle Infrastrutture, lo schema del nuovo Codice dei Contratti, che costituirà la base per il Decreto o i Decreti attuativi che saranno emanati dal Governo.
Il testo al momento è in visione anche degli operatori del settore, che stanno presentando proposte e osservazioni in vista della stesura del testo definitivo.
In sede di consultazione sul Codice Appalti, la Rete Professioni Tecniche (RPT) ha fornito alcuni suggerimenti, come il divieto assoluto di prestazioni gratuite, l’aggiornamento dei parametri per adeguarsi alla riduzione dei livelli di progettazione e la definizione dei casi in cui è consentito l’appalto integrato.
Rispetto al testo messo a punto dal Consiglio di Stato, RPT chiede che nessuna prestazione d’opera intellettuale sia gratuita, e che l’Amministrazione garantisca sempre l’applicazione del principio dell’equo compenso e dei parametri professionali vigenti.
RPT chiede inoltre di cancellare le disposizioni che consentono le prestazioni gratuite sotto forma di donazione o nel caso in cui l’affidatario abbia un interesse economico diverso dal pagamento del compenso.
In tema di compensi dei professionisti, RPT ritiene che i parametri professionali debbano essere adeguati ai nuovi livelli di progettazione.
Il nuovo Codice Appalti conterrà due livelli di progettazione: il progetto di fattibilità tecnico-economica e il progetto esecutivo. Si tratta di un’impostazione nuova rispetto a quella attualmente vigente. Il Codice del 2016 prevede infatti tre livelli: progetto di fattibilità tecnico-economica, progetto definitivo e progetto esecutivo.
RPT propone anche un aggiustamento formale per rendere più chiaro che i livelli di progettazione, a cura dei progettisti, devono essere messi a punto sulla base del documento di indirizzo alla progettazione (DIP) redatto dalla Stazione appaltante.
Chiede inoltre che tra gli obiettivi della progettazione ci siano la compatibilità geologica, geomorfologica, idrogeologica dell’opera.
Il testo proposto da RPT prevede il divieto di subappalto della progettazione, fatta eccezione per le indagini geologiche, geotecniche e sismiche, i sondaggi, i rilievi, le misurazioni e picchettazioni, la predisposizione di elaborati specialistici e di dettaglio, le analisi chimiche e chimico fisiche.Infine, sull’appalto integrato, la Rete Professioni Tecniche chiede che sia vietato per importi inferiori alle soglie europee e per le opere di manutenzione, indipendentemente dal loro valore.