Fondi PNRR E PNC: Affidamento Diretto Più Libero
Il decreto “Aiuti-quater”, approvato giovedì scorso dal Consiglio dei Ministri, prevede che nei Comuni non capoluogo l’affidamento diretto diventa più facile e, entro certi limiti, non saranno obbligatorie le forme di aggregazione previste dalle norme sui contratti pubblici.
Anche nel settore delle opere finanziate dal PNRR e dal PNC, i Comuni non capoluogo potranno ricorrere all’affidamento diretto per le gare di lavori di importo fino a 150mila euro e per le gare di servizi e forniture, in cui rientrano quelle di progettazione e i servizi di ingegneria e architettura, fino a 139mila euro.
Entro queste soglie, stabilite dal Decreto “Semplificazioni” (DL 76/2020) e poi elevate dal DL “Governance PNRR e Semplificazioni (DL 77/2022), che si applicano alle procedure di affidamento avviate entro il 30 giugno 2023,
non sarà obbligatoria l’aggregazione prevista dal Codice Appalti.
Il decreto “Governance PNRR e semplificazioni” prevede che, per le opere del PNRR e PNC, i Comuni non capoluogo debbano attenersi all’articolo 37 del Codice Appalti. La norma, che sta per andare in pensione, stabilisce che i Comuni non capoluogo debbano aggregarsi, scegliendo se:
– ricorrere a una centrale di committenza o a soggetti aggregatori qualificati;
– procedere con Unioni di Comuni, Consorzi, Associazioni;
– ricorrere alla Stazione unica appaltante costituita presso Province, Città metropolitane o enti di area vasta.
Come comunicato dall’ANCI (Associazione Nazionale dei Comuni), questo vincolo sarà rimosso, perché stava creando difficoltà e ritardi negli affidamenti diretti delle opere finanziate con le risorse del PNRR e PNC.
L’obbligo di aggregazione resterà quindi solo per servizi ed opere di importo superiore.
Gli enti esclusi dal meccanismo per la compensazione dei prezzi, potranno competere per le risorse del Fondo per l’avvio delle opere indifferibili, le cui
modalità saranno definite, entro 60 giorni dall’entrata in vigore del decreto legge, da un decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Il Decreto “Aiuti” (DL 50/2022), per poter bandire le gare sulla base dei prezzi aggiornati ai rincari, ha istituito il Fondo per l’avvio delle opere indifferibili con una dotazione complessiva di 7,5 miliardi di euro fino al 2026.
Il Decreto Aiuti-ter (DL 144/2022), invece, ha esteso alle gare di progettazione e lavori del PNC il meccanismo di compensazione, valido per le opere per le quali i bandi o le lettere di invito sono pubblicate dal 18 maggio 2022 al 31 dicembre 2022.
Le Stazioni Appaltanti escluse dalla compensazione, ma in possesso dei requisiti richiesti e che hanno pubblicato i bandi entro il 3 dicembre 2022, con il decreto “Aiuti-quater, potranno ottenere le risorse residuali del Fondo.