Commissione Europea: Lettera Di Costituzione In Mora All’Italia Per Ritardi Di Pagamento Negli Appalti Pubblici
La Commissione Europea ha inviato una lettera di costituzione in mora all’Italia per non conformità delle rispettive legislazioni nazionali alla direttiva sui ritardi di pagamento (direttiva 2011/7/UE). In particolare ha aperto una procedura di infrazione affinché l’Italia intervenga in tema di pagamenti negli appalti pubblici garantendo che le imprese siano pagate nei termini.
La Commissione sostiene che l’esclusione di tali transazioni dall’ambito della direttiva ne costituisca una violazione, in quanto impedisce alle società di noleggio di esercitare i diritti previsti dalla direttiva stessa.
La lettera di costituzione trova infatti la sua giustificazione nella normativa nazionale sulle spese di giustizia che esclude dall’ambito di applicazione della direttiva il noleggio di apparecchiature per intercettazioni telefoniche nelle indagini penali.
In un momento storico così delicato le aziende e le PMI fanno affidamento su pagamenti regolari per poter funzionare e mantenere i livelli di occupazione di conseguenza, i ritardi di pagamento hanno effetti negativi sulle aziende in quanto ne riducono la liquidità, ne impediscono la crescita e ostacolano la loro resilienza.
La direttiva sui ritardi di pagamento impone alle autorità pubbliche di saldare le fatture entro 30 giorni (60 giorni nel caso degli ospedali pubblici). Conformemente a tale direttiva, le autorità pubbliche hanno l’obbligo specifico di pagare i loro fornitori nei termini e dare il buon esempio nella lotta contro la “cultura” dei ritardi di pagamento nel mondo delle imprese.
L’Italia dispone ora di due mesi per rispondere alla lettera e per adottare le misure necessarie, trascorsi i quali la Commissione potrà decidere di inviare un parere motivato.