Decreto Imprese: la Commissione Europea si dice pronta a finanziare le attività delle aziende italiane
La Commissione europea ha ultimato il piano d’intervento per attenuare la crisi senza precedenti che stanno vivendo moltissime imprese italiane. Essa, nella notte del 14 Aprile, ha manifestato parere positivo al decreto legge imprese n.23 dell’8 Aprile 2020, per interventi incisivi sui settori produttivi maggiormente colpiti dall’emergenza Covid-19. Le misure varate a sostegno dell’economia nazionale ammontano a circa 200 miliardi con un ampliamento delle garanzie destinate ai lavoratori autonomi e alle piccole e medie imprese che versano in uno stato di grande sofferenza. Dunque, diviene operativa la macchina messa in moto con il decreto salva-imprese per assicurare la liquidità necessaria a imprese e partite Iva.
La Commissione europea ha fatto sapere di considerare le misure previste nel decreto legge coerenti con la normativa europea sugli aiuti di Stato. Si tratta di un importante passaggio propedeutico all’esecuzione di una serie di misure come la garanzia offerta da Sace o l’impostazione fornita dal Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese.
I prestiti alle imprese da 25.000 euro per l’emergenza coronavirus saranno operativi da mercoledì 15 aprile e le prime erogazioni potrebbero avvenire a partire dalla prossima settimana, stando a quanto riferito dal ministro dell’Economia Roberto Gualtieri.
Il via libera della Commissione europea è stato reso noto dall’Abi (associazione bancaria italiana) con apposita lettera circolare, diffusa nella mattinata del 14 aprile, a tutti gli associati.
La circolare è stata sottoscritta dal presidente, Antonio Patuelli, dal direttore generale, Giovanni Sabatini, e dal vicedirettore generale, Gianfranco Torriero.