Riforma Del Codice Appalti: L’Audizione ANCE
Tra le audizioni alla Camera nell’ambito dell’esame del DDL “Delega al Governo in materia di contratti pubblici” (DDL 3514/C), si è svolta presso la Commissione Ambiente quella di ANCE, rappresentata dal vicepresidente Edoardo Bianchi.
L’intervento dell’Associazione Nazionale Costruttori Edili è stato occasione per ricordare come nel settore dei lavori pubblici si sia assistito, da oltre 15 anni, ad una fortissima contrazione degli investimenti, insieme a una politica industriale assente in tema di rilancio degli investimenti infrastrutturali, con buona pace del comparto delle costruzioni.
Proprio per questo il PNRR rappresenta un’occasione unica per traghettare il Paese verso la crescita e la modernità, dove il “peso delle riforme” è addirittura superiore al “peso degli investimenti”. Il settore delle costruzioni ricopre un ruolo prioritario, rappresentando quel “debito buono” che potrà gettare le basi per una crescita duratura e finalizzata agli obiettivi della sostenibilità e della transizione verde.
Secondo ANCE, è necessario prevedere una nuova legge sui contratti pubblici, più snella e maggiormente equilibrata dell’attuale Codice degli Appalti, contenente le regole e i principi comuni per lavori, servizi e forniture, e un nuovo Regolamento attuativo, espressamente dedicato ai lavori pubblici, distinto da servizi e forniture.
Il Vicepresidente, dopo aver sottolineato i punti di forza della legge delega, ha quindi rilevato che i criteri di delega andrebbero integrati con una serie di ulteriori principi, tra cui:
- emanazione di un nuovo Regolamento attuativo, espressamente dedicato ai lavori pubblici, distinto da servizi e forniture, in cui recepire anche talune norme comunitarie;
- adozione di regolamenti attuativi distinti– uno per i lavori ed un altro per servizi e forniture – che tengano in considerazione le peculiarità delle diverse tipologie contrattuali;
- razionalizzazione e semplificazione delle cause di esclusione, al fine di rendere le regole di partecipazione chiare e certe, individuando le fattispecie che configurano l’illecito professionale;
- predisposizione nuova disciplina per concessioni autostradali “senza gara”;
- previsione di un regime obbligatorio di revisione prezzi, per garantire in generale la sostenibilità dei contratti durante tutta la fase di esecuzione;
- potenziamento degli strumenti di ADR;
- revisione del sistema di qualificazione imprese;
- semplificazione delle cd. “procedure a monte della gara”.