Pubblica Amministrazione: L’Università di Torino crea il primo team di specialisti per la lotta alla corruzione.
La corruzione è vista, da oltre un decennio, come uno dei principali mali della nostra nazione che indebolisce gli indici di stabilità e sicurezza sui quali fanno grande affidamento gli investitori esteri. A causa di questa triste problematica, molti professionisti dirigono i propri capitali verso altre zone del mondo ed evitano la creazione di nuove opportunità per i giovani alla ricerca di un’occupazione. Proprio per invertire questo trend negativo, l’Università di Torino è pronta a costituire una squadra capace di fronteggiare il fenomeno dilagante della corruzione. Si tratta di studenti, funzionari e dirigenti pronti a mettersi al servizio delle imprese, sul territorio nazionale, che operano nel settore delle gare d’appalto. Una community desiderosa di porre fine ad una delle piaghe della nostra nazione. Sarà molto importante il contributo offerto da alcuni componenti dell’Anac, l’Autorità anticorruzione nell’ambito della formazione. I componenti hanno in comune l’adesione allo stesso sistema di valori costituzionali e ritengono che la trasparenza sia lo strumento utile per ripristinare la fiducia tra amministrazione pubblica e popolazione. L’Università di Torino provvederà allo sviluppo di nuove figure professionali impegnate nella protezione di una serie di interessi pubblici quali la trasparenza, la correttezza, la certezza del diritto e l’uguaglianza nell’accesso alle gare d’appalto.
L’obiettivo principale è quello di riscoprire la reale funzione dell’appalto pubblico
Mediante un’accurata e sapiente formazione, si vuole dimostrare che gli appalti possono essere realizzati nel rispetto delle norme dell’ordinamento giuridico a condizione che le amministrazioni investano maggiormente sulle competenze. Si possono evitare gli sprechi compiendo una serie di scelte organizzative favorevoli all’aggregazione. I rischi legati alla corruzione si riducono attraverso la specializzazione, l’analisi di mercato e la conoscenza dei settori rilevanti. Sarà di fondamentale importanza la creazione di reti e centrali di acquisto che possano favorire l’attività svolta dagli enti pubblici nell’elaborazione delle gare d’appalto.
Si spera fortemente che lo stesso modello torinese possa essere replicato anche in altre università italiane.