Codice Appalti: ASSISTAL, Rinviare L’introduzione Al 2024 E Introdurre Norme Specifiche Per Il Comparto Dei Servizi
“E’ assolutamente necessario uno slittamento dell’entrata in vigore del nuovo Codice di almeno 12 mesi” – ha dichiarato Angelo Carlini Presidente ASSISTAL in Audizione dinanzi alla Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati.
La scadenza del 31 marzo 2023 si fa sempre più vicina e il numero di richieste per un rinvio dell’entrata in vigore del nuovo Codice dei Contratti cresce.
“Gli operatori e le stazioni appaltanti – ha proseguito il presidente Carlini – hanno bisogno di avere come riferimento un quadro normativo compiuto e certo e le nuove norme previste dal codice, unitamente ai numerosi regolamenti ancora da definire, rischiano di generare confusione e di conseguenza un forte rallentamento delle gare, comprese quelle legate al PNRR, e della esecuzione dei contratti in corso”.
ASSISTAL, tra le maggiori criticità, rileva la disciplina della revisione prezzi che a suo parere andrebbe completamente rivista per quanto riguarda il comparto dei servizi, connotato da una molteplicità di attività e forniture molto diverse tra loro, che necessitano di indici che di volta in volta individuino i centri di costo maggiormente rilevanti.
Sia la previsione di percentuali di alea del 5% e dell’80%, sia la cadenza annuale della clausola revisionale non sono condivisibili. Vi sono perplessità anche per i possibili effetti negativi dell’applicazione del subappalto a cascata e per i criteri di aggiudicazione attraverso l’offerta economicamente più vantaggiosa.
Carlini continua evidenziando che la mancanza di indicazioni precise in ordine ad un tetto massimo relativo all’elemento prezzo, inciderà negativamente su tutti gli appalti, che tenderanno ad essere affidati esclusivamente sull’elemento costo, facendo venir meno la garanzia della qualità dell’opera e dei servizi.
“La nostra richiesta” – ha concluso Carlini – “è quella di posticipare l’introduzione del nuovo Codice a marzo 2024 per consentire di rivedere e migliorare alcuni istituti e, nello stesso tempo, di introdurre norme specifiche per il comparto dei servizi, con l’obiettivo di rendere più efficace l’operato delle imprese e maggiormente elevato il servizio reso agli enti e ai cittadini”.