Appalti Pubblici: La Relazione ANAC Sugli Affidamenti 2022
L’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC), nel corso della relazione annuale presentata lo scorso 8 giugno, ha evidenziato che in Italia, il valore economico del mercato degli appalti pubblici nel 2022, è stato di quasi 290 miliardi di euro per un totale di 233 mila procedure di gara.
Secondo i dati contenuti nella banca dati ANAC il valore complessivo degli appalti di lavori, servizi e forniture di importo superiore a 40.000 euro nel 2022 è stato di 289,8 miliardi di euro, a fronte dei quasi 207,7 miliardi dell’anno precedente.
Vi è stato quindi un incremento del 39,5% rispetto al 2021, e del 56,2% rispetto al 2020. Un dato che rappresenta il massimo valore degli ultimi 5 anni dovuto in buona parte agli appalti finanziati dalle risorse stanziate con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e che riguarda in particolare gli appalti di lavori.
Secondo l’ANAC, il settore che ha fatto registrare il maggior aumento di importi è quello dei lavori, con un incremento del 139,7%, dovuto principalmente da alcuni appalti in ambito ferroviario, autostradale ed energetico.
In leggera crescita vi è il settore delle forniture, aumentato del 13,3%; gli appalti di servizi, invece, ha un incremento soltanto del 9,9% rispetto al 2021. L’aumento più significativo si ha per i servizi relativi ai rifiuti urbani e domestici, e ai programmi di software e servizi di consulenza. Diminuiscono, invece, i servizi di ingegneria del 34,7% e quelli per servizi assistenza sociale del 6%.
Nel 2022 è:
- aumentato il ricorso alla procedura negoziata previa pubblicazione del bando con +108,1%, seguita dalla proceduta aperta, +78,0%;
- diminuito il valore degli affidamenti diretti -28,5% e delle procedure ristrette, -23,1%;
- aumentato il numero delle procedure aperte e degli affidamenti diretti rispettivamente del 12,4% e del 11,2%;
- diminuite le procedure ristrette e le procedure negoziate senza previa pubblicazione del bando, che diminuiscono rispettivamente del 20,6% e del 8,1%.
Lo strumento per lo svolgimento delle gare più utilizzato dalle stazioni appaltanti sono le piattaforme telematiche di negoziazione per il 78,9%. Segue la modalità cartacea utilizzata ancora per l’8,5% delle gare pubbliche.