DL SEMPLIFICAZIONI: le novità e la bozza delle misure
Al momento è in circolazione la bozza del decreto semplificazioni del Sistema Italia (sotto allegata), che si compone di 48 articoli, suddivisi in IV titoli e 11 Capi. La finalità è chiara, semplificare e velocizzare tutte quelle procedure che, soprattutto in un momento come questo rallentano l’economia e lo sviluppo del paese sotto diversi punti di vista.
Il testo al momento non è ancora formulato con articoli veri e propri quanto piuttosto con dichiarazioni degli intenti e dei progetti da realizzare. Vediamo in dettaglio quali sono i settori su cui interviene in misura più massiccia.
Ecco le misure pensate dal Governo per semplificare la materia dei contratti pubblici e l’edilizia.
- Per i contratti sotto soglia si vogliono sostituire le 5 procedure differenziate in base alle soglie e al tipo di contratto da stipulare (lavori, servizi o forniture) con 2 sole modalità di affidamento limitatamente alle procedure avviate dal 31 luglio 2021 ossia: l’affidamento diretto o in amministrazione diretta per lavori, servizi e forniture di importo inferiore a 150.000 euro e la procedura negoziata senza bando con consultazione di almeno 5 operatori per tutte le altre procedure.
Per i contratti sopra soglia invece applicazione, salvo motivato ricorso, alle procedure ordinarie della procedura ristretta o, nei casi previsti dalla legge, della procedura competitiva con negoziazione.
- Fino al 31 luglio 2021, procedura d’urgenza per il rilascio della certificazione antimafia, con revoca del beneficio o dell’agevolazione al privato se la documentazione pervenuta accerta la sussistenza di una delle cause interdittive;
- Obbligo per la stazione appaltante di concludere il contratto nei termini previsti dalla legge o dalla lex specialis, con conseguente modifica della disciplina processuale del rito sugli appalti;
- Limiti transitori fino al 31 luglio 2021, alle ipotesi in cui le parti o l’autorità giudiziaria possano sospendere l’esecuzione delle opere, salvo eccezioni dettate da ragioni pubbliche preminenti o da norme penali o da obblighi UE;
- Fino al 31 luglio 2021 è obbligatorio costituire un collegio consultivo tecnico per gli appalti di valore superiore alle soglie comunitarie o per le opere di interesse nazionale;
- Istituzione di un fondo per proseguire le opere pubbliche;
- Norme di natura emergenziale e transitoria fino al 31 luglio 2021 in tema di contratti pubblici per accelerare i termini procedimentali in caso d’urgenza e avviare i lavori anche in assenza di una specifica programmazione;
- Nomina di uno o più Commissari straordinari per interventi infrastrutturali con un elevato grado di complessità progettuale, che presentano una difficoltà esecutiva o attuativa o che presentano una certa complessità delle procedure tecnico – amministrative o che hanno un rilevante impatto sul tessuto socio – economico del territorio.
Per quanto riguarda il settore dell’edilizia il Governo ha pensato alle seguenti semplificazioni.
- Rimozione del vincolo del medesimo sedime e della medesima sagoma, l’importante è che la ricostruzione osservi le distanze legittimamente preesistenti;
- Conferenza di servizi semplificata per acquisire il consenso delle altre amministrazioni per la realizzazione dell’intervento;
- Proroga della validità dei titoli edilizi;
- Estensione dell’accertamento di conformità alla pianificazione urbanistica vigente per le opere che, pur essendo state realizzate senza titolo formale, erano e sono conformi alla pianificazione urbanistica;
- Snellimento degli incombenti per la definizione dei procedimenti pendenti dal 1985 per i condoni edilizi e semplificazione de gli interventi finalizzati a rimuovere le barriere architettoniche;
Gli interventi che incidono sul procedimento amministrativo per semplificalo e ridurne i tempi sono:
- Rendere effettivo l’atto di assenso acquisito “per silentium” nell’ambito della conferenza dei servizi e degli artt. 17- bis e 20 della legge 241/1990 per risolvere il problema degli atti tardivi;
- Aggiornare i DPCM sui termini di conclusione dei procedimenti e valutare se è il caso di ridurli;
- Sostituire l’interruzione con la sospensione dei termini del procedimento art. 10-bis della legge 241/90 sulla comunicazione dei motivi ostativi all’accoglimento dell’istanza del privato, per evitare che l’annullamento conseguente al mancato accoglimento delle osservazioni del privato dopo la comunicazione dia luogo a plurime reiterazioni sfavorevoli con motivazioni diverse e ostative;
- Favorire la partecipazione di cittadini e delle imprese al procedimento amministrativo telematico;
- Conferenza di servizi straordinaria e semplificata in modalità asincrona per un tempo determinato e con tempistiche più brevi, per semplificare i procedimenti di quelle opere la cui realizzazione è necessaria per superare la fase emergenziale o per far fronte agli effetti sanitari ed economici frutto delle misure di contenimento dettate dall’emergenza sanitaria globale COVID-19;
- Introdurre nuovi costi regolatori per eliminare contestualmente gli oneri di pari valore, per garantire un saldo pari a zero per risolvere il tema della sproporzione tra adempimenti e costi rispetto agli interessi pubblici da tutelare e agli obiettivi perseguiti.
- Adottare per gli anni 2020-2023 l’agenda per la semplificazione condivisa tra Regioni ed Enti locali per eliminare autorizzazioni, adempimenti e misure che incidono sulla libertà di iniziativa economica, snellire i procedimenti, riducendo le fasi e le amministrazioni intervenienti e ampliare le attività liberamente esercitabili.
Il decreto vuole digitalizzare sempre di più la popolazione garantendo a tutti l’accesso ai servizi digitali della p.a. tramite SPID, CIE e App IO su mobile e il domicilio digitale ai professionisti anche non iscritti a un albo. Si vuole rafforzare il domicilio digitale dei cittadini sostituendo l’identità digitale con SPID e CIE all’esibizione o alla trasmissione della copia del documento di identità quando richiesto; permettere l’invio delle autocertificazioni dalla App IO, semplificando il rilascio della CIE, le procedure di conservazione dei documenti informatici e il rilascio delle identità digitali. In progetto l’istituzione di una piattaforma unica per la notifica digitale di tutti gli atti della pubblica amministrazione e la semplificazione delle modalità di identificazione e di accesso digitale per la firma elettronica avanzata e l’accesso ai servizi bancari. Infine si punta a semplificare la notifica via PEC degli atti giudiziari alla P.A. e l’accesso dei disabili agli strumenti informatici.
Il decreto vuole semplificare i sistemi informatici e i servizi digitale della Pubblica Amministrazione obbligando la PA a sviluppare i propri sistemi per favorire lo smart working e istituendo un codice di condotta tecnologica per tutte le PA finalizzato anche a formare i pubblici dipendenti.
Le misure dedicate all’impresa sono molteplici agiscono su più fronti, dall’innovazione tecnologica ai prestiti, dalle procedure alla programmazione economica:
- Semplificazione e accelerazione dei lavori per le infrastrutture destinate alle comunicazioni elettroniche e alla banda larga;
- Importi più alti per le erogazioni della Sabatini e semplificazione della Sabatini Sud;
- Più facile la procedura di cancellazione dal registro delle imprese, lo scioglimento degli enti cooperativi e la materia del recesso dalle società di persone;
- Snellimento del monitoraggio degli investimenti pubblici e dei procedimenti CIPE;
- Semplificazioni anche per quanto riguarda le erogazioni pubbliche per l’agricoltura e maggiore autonomia statutaria per le S.P.A. quotate nei mercati regolamentati nel prevedere aumenti di capitale in deroga alla disciplina del c.c.;
- In materia ambientale riduzione dei tempi della procedura VIA. Si prevede inoltre che l’impresa debba corrispondere un corrispettivo per il provvedimento, il cui importo varia in ragione del valore delle opere che devono essere valutate dal punto di vista dell’impatto ambientale;
- Semplificazioni in materia di VIA per interventi che hanno la finalità di incrementare la sicurezza delle dighe esistenti, per gli interventi e le opere da eseguire nei siti da bonificare, per quelli finalizzati a scongiurare il dissesto idrogeologico, per le zone economiche ambientali e snellimento delle procedure nei siti di interesse nazionale;
Nell’ambito della Green Economy le semplificazioni e le innovazioni che si vogliono mettere in atto riguardano:
- gli interventi su progetti o impianti alimentati da fonti di energia rinnovabile e da nuovi impianti;
- la realizzazione di punti e stazioni di ricarica di veicoli elettrici;
- una nuova disciplina sui trasferimenti statistici di energia rinnovabile per le cessioni dall’Italia agli stati UE;
- l’estensione ai Comuni fino a 20.000 abitanti del meccanismo dello scambio sul posto per incentivare l’impiego di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili;
- l’introduzione di un Piano straordinario di manutenzione delle foreste e delle montagne;
- il rilascio delle garanzie pubbliche da parte di SACE ai progetti del green new deal, come previsto dalla strategia ambientale promossa della Commissione UE.