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Gare di progettazione: crollo a ottobre 2019 e ribassi sempre troppo alti

By consulteam inAppalti pubblici

A ottobre brusco stop per il mercato della progettazione di opere pubbliche il cui valore crolla di quasi il 70% rispetto allo stesso mese del 2018; complessivamente però il totale dei 10 mesi scende soltanto dell’1,2%, rispetto ai valori messi in gara nel 2018. Altra musica per il totale dei servizi di ingegneria e architettura che nei 10 mesi raggiunge livelli record superando il miliardo di euro, con un +26,5% rispetto ai dieci mesi del 2018. Il dato è anche frutto di 8 maxi bandi pubblicati a ottobre da Autostrade per l’Italia S.p.A. per direzione lavori e assistenze con un totale di 188,8 milioni di euro (121,3 mln di euro di sola DL della “Gronda di Genova” e 67,5 mln di euro per verifiche delle opere d’arte della rete autostradale).

In dettaglio ad ottobre per il mercato della sola progettazione: sono state bandite 274 gare (59 soprasoglia), per un valore di 29,0 milioni di euro (18,6 soprasoglia), rispetto al precedente mese di settembre il numero cresce del 24,0%, ma il loro valore cala del 20,5%, rispetto ad ottobre 2018 -3,9% in numero e -68,2% in valore. Nei primi dieci mesi del 2019 la progettazione cade in campo negativo: le gare sono state 2.371 (586 sopra soglia) per un importo complessivo di 481,3 milioni di euro (390,3 sopra soglia), -10,3% in numero (+17,7 sopra soglia) e -1,2% in valore (+6,5% sopra soglia) sui dieci mesi del 2018.

Ad ottobre per il complesso dei servizi di ingegneria e architettura raggiunge il massimo dal 2015 grazie ai citati maxi bandi: nel mese sono state bandite 567 gare (110 soprasoglia), per un valore di 255,6 milioni di euro (229,1 soprasoglia), rispetto al precedente mese di settembre il numero cresce del 29,2% e il loro valore del 159,2%, rispetto a ottobre 2018 -6,3% in numero e +73,3% in valore.

“Il calo dei servizi di progettazione pura preoccupa – ha dichiarato Gabriele Scicolone, Presidente OICE – anche perché soltanto negli ultimi cinque mesi, dal mese di giugno al mese di ottobre, si è perso il 32,4% del valore messo in gara; tale preoccupazione viene in parte mitigata dalla forte crescita del mercato di tutti i servizi di ingegneria e architettura, a cui ha dato un contributo rilevante la pubblicazione, nel mese di ottobre, delle maxi gare per la dl per la “Gronda di Genova”, opera fondamentale per la soluzione dei problemi viari di quella delicata regione, e per gli accordi quadro relativi alle verifiche delle opere d’arte della rete autostradale. Ma d’altronde sono ormai vari anni – ha continuato Scicolone – che alla fine di ogni anno solare le più importanti Stazioni Appaltanti nazionali lanciano Accordi Quadro dai numeri rilevantissimi. Quest’anno tocca ad Autostrade per l’Italia. Ci auguriamo che, come non sempre è capitato, i nuovi Accordi Quadro siano poi, all’atto pratico, forieri di ordini attuativi che “scarichino” a terra investimenti certi e che non rimangano lettera morta per uno o due anni, a fronte del pagamento di cauzioni e altre spese da parte dell’aggiudicatario. Per evitare ulteriori cali della domanda pubblica, si dovrà incidere molto rapidamente su alcuni elementi critici, anche con piccole correzioni che darebbero un chiaro segnale di inversione di rotta rispetto a decisioni che abbiamo subito e che riteniamo profondamente sbagliate. Mi riferisco in particolare alla Struttura per la progettazione di beni ed edifici pubblici di cui alla legge 145/2018, strumento anacronistico che non potrà mai risolvere i problemi della rapida acquisizione di progetti da parte dei comuni e delle altre realtà locali e di cui, negli emendamenti al ddl bilancio 2020, si chiede la soppressione. Condividiamo del tutto questa proposta e plaudiamo alla maggioranza che si è fatta portatrice di questa iniziativa. Auspichiamo che attorno a questo emendamento si coaguli un consenso di tutto il mondo professionale e imprenditoriale perché è di palmare evidenza che soltanto chi è sul mercato e investe in innovazione e ricerca può proporre progetti di livello qualitativo. C’è poi il problema delle procedure approvative, altro campo di intervento per il legislatore, unitamente a quello dei tempi di aggiudicazione infiniti. Bene quindi anche le proposte che vogliono risolvere il problema del “blocco della firma” con il controllo preventivo della Corte dei conti. Infine – ha concluso il Presidente OICE – con piacere abbiamo appreso della nomina della commissione ministeriale per il regolamento del codice, alla quale fin d’ora dichiariamo la nostra disponibilità a dare il nostro contributo per completare rapidamente il quadro normativo”

Tornando ai dati dell’osservatorio nei dieci mesi del 2019 per il totale dei servizi di ingegneria e architettura cala ancora leggermente il numero ma cresce fortemente il valore: sono stati infatti rilevati 4.728 bandi per un valore di 1.253,9 milioni di euro, -3,7% in numero e +26,5% in valore rispetto agli stessi dieci mesi del 2018. Da notare che nei dieci mesi 2019 si è già superato il totale messo in gara in tutto il 2018.

Sono sempre su livelli molto alti i ribassi con cui le gare vengono aggiudicate, in base ai dati raccolti fino ad ottobre il ribasso medio sul prezzo a base d’asta per le gare indette nel 2016 è al 42,8%, per quelle indette nel 2017 il ribasso arriva al 40,4%. Le notizie sulle gare pubblicate nel 2018 attestano un ribasso del 40,6%, mentre le prime notizie sulle aggiudicazioni di gare bandite nel 2019 danno un ribasso medio del 38,2%.

Le gare italiane pubblicate sulla gazzetta comunitaria sono passate dalle 881 unità dei primi dieci mesi del 2018, alle 1.054 dei dieci appena trascorsi, con un aumento del 19,6%. Nell’insieme dei paesi dell’Unione Europea il numero dei bandi presenta, nello stesso periodo, una crescita del 15,7%. Cresce quindi l’incidenza del nostro pur continuando ad attestarsi su un modesto 3,7%, un dato di gran lunga inferiore rispetto a quello di paesi di paragonabile rilevanza economica: Germania 26,4%, Francia 23,2%, Polonia 12,1%, Svezia 4,0%.

Nei dieci mesi del 2019 il valore delle gare miste, cioè di progettazione e costruzione insieme (appalti integrati, project financing, concessioni di realizzazione e gestione) ha raggiunto i 9.418,9 milioni di euro, con 534 bandi, rispetto al 2018 il valore cresce del 58,6% e il numero del 6,2%. Gli appalti integrati da soli sono 140 per 1.890,1 milioni di euro, nei primi dieci mesi del 2018 erano stati 121 per un valore di 2.351,1 milioni di euro. Il valore dei servizi di ingegneria incluso negli appalti integrati nel 2019 è stimabile in 41,3 milioni di euro.

 

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