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Chiarimenti ANAC sul bando tipo per l’affidamento di servizi e forniture

By consulteam inAppalti pubblici

L’ Autorità Anticorruzione (ANAC) oltre al Bando Tipo n. 1/2023,  ha provveduto a pubblicare la Relazione illustrativa a commento dello schema da utilizzare per procedure aperte per l’affidamento di contratti pubblici di servizi e forniture nei settori ordinari, di importo superiore alle soglie europee con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo.

La relazione contiene numerose indicazioni sul disciplinare, con l’obiettivo di agevolarne l’utilizzo da parte delle stazioni appaltanti, oltre ad affrontare alcuni aspetti particolarmente rilevanti sia per novità, che per l’impatto atteso sul mercato.

Un esempio è dato dall’individuazione del CCNL di riferimento da applicare ai lavoratori coinvolti nell’esecuzione del contratto e alla valutazione di equivalenza delle tutele, per il caso di utilizzo, da parte dell’operatore economico, di un CCNL diverso rispetto a quello individuato dalla stazione appaltante.

La redazione di bandi-tipo rientra tra le attività di ANAC preposte dal Codice dei Contratti per promuovere l’efficienza e la qualità dell’attività delle stazioni appaltanti. I bandi di gara sono quindi redatti in conformità degli stessi e le stazioni appaltanti, nella delibera a contrarre, motivano espressamente in ordine alle deroghe al bando-tipo. (articolo 83, comma 3).

L’ANAC specifica inoltre quando può essere adottato il bando tipo n.1/2023. In concomitanza all’entrata in vigore del d.lgs. n. 36/2023, l’autorità ha predisposto un bando tipo per procedura aperta, di cui all’art. 71 del Codice, svolta totalmente con sistemi telematici, per l’affidamento di contratti pubblici di servizi e forniture nei settori ordinari di importo superiore alla soglia comunitaria con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo, di cui all’art. 108 del Codice. L’atto adottato riveste la forma del Disciplinare, come da prassi consolidata dell’ANAC e nasce dall’opportunità di fornire, alle stazioni appaltanti, indicazioni per l’affidamento dei contratti pubblici più puntali e articolate rispetto a quelle riportate nei formulari resi disponibili dalla Commissione Europea.

Se la stazione appaltante intende utilizzare come criterio di aggiudicazione quello del prezzo più basso, potrà adattare il modello proposto dall’Autorità, senza necessità di motivare le ragioni delle deroghe alle clausole ivi contenute.

Ancora, il Disciplinare potrà essere utilizzato anche dagli enti aggiudicatori che operano nei settori speciali, per i quali quest’ultimo non è vincolante, nei limiti di compatibilità con la disciplina dei suddetti settori, al fine di ottenere una maggiore standardizzazione dei bandi di gara; per l’affidamento di lavori, fino a che l’Autorità non provvederà all’adozione del bando tipo specifico.

Nella Relazione dell’ANAC è specificato il Disciplinare tiene conto delle novità introdotte dal nuovo Codice in materia di digitalizzazione dell’intero ciclo di vita dei contratti pubblici, delle modalità di acquisizione dei dati e delle informazioni necessarie alla verifica del possesso dei requisiti generali e speciali in fase di aggiudicazione e di esecuzione dei contratti pubblici, mediante il Fascicolo virtuale dell’operatore economico (FVOE).

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