RESTO AL SUD: L’incentivo viene potenziato grazie a un emendamento al Dl Rilancio: nuovo Contributo a Fondo Perduto pari al 50% e finanziamento massimo erogabile fino a 60 mila euro.
Resto Al Sud, l’incentivo che sostiene la nascita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali o libero professionali nelle regioni del Mezzogiorno e nelle aree del centro Italia colpite dai terremoti del 2016 e 2017, viene potenziato grazie ad un nuovo emendamento al DL Rilancio. Due sono le grandi novità:
- il contributo a fondo perduto passa dal 35% al 50%;
- il finanziamento massimo per ogni beneficiario passa da 50 mila a 60 mila euro.
Le aree interessate:
- Abruzzo;
- Basilicata;
- Calabria;
- Campania;
- Molise;
- Puglia;
- Sardegna;
- Sicilia;
- 116 Comuni compresi nell’area del cratere sismico del Centro Italia: Lazio, Marche e Umbria.
L’incentivo, prima delle novità del Dl Rilancio, consisteva in un:
- Contributo a fondo perduto pari al 35% dell’investimento complessivo;
- Finanziamento bancario pari al 65% dell’investimento complessivo, garantito dal Fondo di Garanzia per le PMI.
È possibile finanziare:
- La produzione di beni nei settori industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, pesca e acquacoltura;
- La fornitura di servizi alle imprese e alle persone;
- La nascita di attività turistiche.
Grazie al nuovo emendamento al dl rilancio, in fase di approvazione in parlamento, la misura del finanziamento “resto al sud” verrà articolata nel seguente modo:
- 50% del finanziamento come contributo a fondo perduto;
- 50% come prestito a tasso zero.
Inoltre, sale anche il finanziamento massimo erogabile da ogni beneficiario da 50 mila euro a 60 mila euro.
Non resta che attendere la conversione in legge del decreto per poter analizzare il contenuto dei testi definitivi.